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Gruppo Speleologi Malo

LA VECIA E IL MOSTRO

“Corre voce che una signora anziana del Faedo conosca dove si nasconde il mostro”.

Parole senza logica, logica senza senso. Fatto sta che anche nell’illogico qualcosa di vero deve pur esserci.
Così in questo 2012 che a dicembre ci vedrà scomparire per sempre secondo le profezie dei maya,
il GSM ha ripreso in mano questo pezzo di conversazione cercandone una qualche verità.

 foto 1 - l'ingresso del Buso della Vecia.
foto 1 – l’ingresso del Buso della Vecia.

La signora anziana si è scoperto essere chiamata la Vecia ( ma il suo nome per esteso è Buso della Vecia). Da qualche anno si erano perse le sue tracce, abbandonata alla solitudine in quella valle dei Vis-ci sopra Priabona sull’Altopiano del Faedo-Casaron che i veci raccontavano sentire fischiare di notte.

 foto 2 - i demoni delle grotte fischiano?
foto 2 – i demoni delle grotte fischiano?

Fis-ci che si materializzano secondo la credenza popolare in fantasmi che volteggiano, in soffi di draghi, animali misteriosi, mostri imprigionati nelle viscere della terra e che d’inverno sembrano materializzarsi.
Ma di che mostro stiamo parlando?

foto 3 - Il primo pozzo.
foto 3 – Il primo pozzo.

La Vecia è diversa, lei vive le stagioni all’opposto. D’estate parla a chi le si avvicina, mentre d’inverno ti chiama dentro alla sua casa, ti spinge all’interno.
Un bisbiglio che diventa urlo una volta dentro alla sua dimora.
Gli speleologi si sa sono curiosi e soprattutto quando si parla di mostri tendono sempre a ficcarci il naso.
Da qualche settimana (oramai un paio di mesetti) gruppetti del GSM, in punta di piedi per non svegliare il mostro, entrano nella dimora della Vecia, ne forzano i passaggi, cercano di capirci qualcosa di più.
Ecco che Gian, Sebastiano, Massimo, Leonardo e Sid sono entrati due mesi fa per riprendere in mano la disostruzione del meandro finale, mentre io e Paolo per farne il rilievo.
Quasi tutti i mercoledi sera, da un mese a questa parte Gian, Sebastiano e Massimo stanno forzato il meandro fino a una piccola colatina e di li scendere verso il basso. Il sasso lanciato cade per 2-3 metri e sotto sembra allargarsi.

 foto 4 - Dove il vento diventa urlo.
foto 4 – Dove il vento diventa urlo.

Dall’inizio dell’anno sono già stati fatti 4 metri abbondanti.
L’urlo della Vecia è atroce, violento, fastidioso da quanto potente.
Il mostro sicuramente si trova la sotto, oltre quella strettoia , aldilà di mille difficoltà e il suo nome non può essere che Poscola.

il Mostro
il Mostro

Chissà che prima della fine del mondo non riusciamo a liberarlo.

matteo

E lo scavo continua…

Ciao a tutti.
Domani altro grande giorno di scavo in Pisatela assieme agli amici di Schio: speriamo sia la volta buona!
Intanto anche lo scorso week-end due squadre “miste” si sono alternate nel cercare di trovare l’ultima pietra
che maliziosa si nasconde tra le altre in mezzo all’immensa F-Rana.
Pubblico di seguito due post girati nella nostra lista interna questa settimana.
Lillo

Un giro lungo il Ramo Sud nel 2008

Tutto tace, c’è silenzio, ma non sono certo le discussioni che hanno placato gli animi e l’euforia.
Anche il fine settimana scorsa il GSM e il GGS hanno unito le forze per congiungere le due grotte
e altri centimetri prezioni sono stati guadagnati.
Con una squadra sabato e un’altra domenica si è avanzato quasi di un metro + mezzo metro verso il basso in direzione est.
Ci siamo oramai, ma sarà il week- end prossimo oppure quello successivo lo vedremo quando l’ultimo sasso sarà tolto di mezzo.
Dopo 8 anni di lavoro ci meritiamo una bella festa!
Partecipanti all’uscita:
Matteo, Sid, Lillo, Frigo del GSM

Cesare, Masetto, Moreno, Gabriella, Paolo (Maranelo), Marco Enel del GGS
ciao
matteo

Parte fossile nel Ramo Sud

“Secondo weekend consecutivo al cantiere “Pisatela”.
Domenica altra squadra mista, GSM-GGS, per continuare i lavori di congiunzione delle due grotte.
Ripreso il lavoro dal punto di scavo della squadra del sabato, ci siamo abbassati di altri 50 cm nella direzione stabilita, impostando la via di congiunzione con pendenza 45°.Una piccola finestra, apertasi sul lato destro nel punto più estremo, si affaccia ad un ambiente “vuoto” di 2 metri di altezza e 50 centimetri di larghezza, ma che ci costringe a dover fare un brusco cambio di direzione di 90° sempre verso destra.
Altra fase delicata dei lavori per poter mettere in sicurezza la frana e aggirarla.
Oltre all’ennesimo ostacolo, il notevole stillicidio presente nella zona di scavo e lo stallo della corrente d’aria, dovuto all’innalzamento delle temperature, sembra quasi che la “Rana” stia giocando le ultime carte per tenerci distante….ma la matematica ormai è dalla nostra…..non si molla!!!
Partecipanti all’uscita:
Franco,Jvan,Ester,Sid del GSM
Igor,Fernando papà, Fernando figlio del GGS

Ciao
Jvan

 

Paolo C. nel Ramo Sud

Lo scavo continua: altri 140 centimetri

Il nuovo “pozzetto”

Sempre con l’aiuto degli amici del Gruppo Grotte Schio, lo scorso fine settimana ci siamo alternati in due squadre sia sabato che domenica, per continuare lo scavo della solita F-Rana dopo i risultati entusiasmanti della volta scorsa. In due giorni siamo riusciti ad avanzare di altri 140 cm non proprio facili. Infatti adesso abbiamo seguito una linea che punta decisamente verso il basso seguendo le indicazioni dell’ARVA e dell’aria. Durante le ultime fasi di scavo però si è verificato un piccolo crollo che ci ha fatto “rallentare”. Con un’operazione delicata, combinando tubi e morsetti nel punto appena crollato, siamo riusciti a rimettere in sicurezza il fronte di scavo prima che si verificasse un altro crollo le cui conseguenze avrebbero potuto compromettere seriamente la “corsa” verso la Rana.

Partecipanti alle uscite: Moreno G., Gabriella G., Carlo, Paolo B. (Maranelo) del GGS e Franco V., Alberto C. (Sid), Paolo C., Stefano C., Ester, Jvan, Federico L. (Ico) ed io del GSM.

A presto.
Lillo

 

 

 

Più un metro e quaranta dall’ultima volta”
E per oggi basta…”