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Ma la giunzione Rana-Pisatela c’è ancora?

Non se lo sapevate ma le abbondanti precipitazioni di Aprile hanno chiuso il passaggio che dalla Pisatela va in Rana.
Avevamo già ipotizzato che potesse succedere questo vista la precarietà di alcuni passaggi infatti stavamo già costruendo una “porta” per frenare la piena.
Sembra però che il danno fatto non sia così grave…
A seguire il racconto dell’uscita fatta sabato scorso fatta da Ico.
Ciao
Lillo

Fasi di messa in opera
Fasi di messa in opera

Cari soci del GSM,
vengo a scrivervi non nel ruolo che siete abituati a leggermi, ma, finalmente, in quello un po’ più serio di speleologo in attività speleologica.
Ho infatti deciso di cogliere l’occasione di avere il Da Meda Maurizio voglioso di vedere ‘sta Pisatela, non mai vista prima. Lo accontento ben volentieri e mi associo alla spedizione di Sabato 12 Maggio, che prevedeva il trasporto e la messa in opera della porta anti-piena. Maurizio mi telefona chiedendo se può portare un amico e io gli dico che una mano in più è più che ben accetta dato il notevole peso della porta e dei montanti.
Ci troviamo così alle 8 dalla Nella: Franco (Eiffel), Alberto (Frigo) Lillo, Iko, Maurizio e Alberto, suo allievo speleologo e “non solo” (anche sommozzatore, idraulico, muratore, ecc, ecc.). Sapremo poi che è anche alla sua prima uscita in grotta verticale.

Rifiniture
Rifiniture

Dopo aver equamente diviso i pesi ci tuffiamo dentro la grotta e senza problemi particolari giungiamo alla sala della f-rana. Qui constatiamo la notevole erosione operata dalla piena, infatti il pavimento del cunicolo artificiale è notevolmente eroso e sottoscavato. Arriviamo al cunicolo finale e scopriamo che dei due metri di verticale non restano che ..: venti centimetri. Il resto è sepolto da un ghiaino lavato. Così mentre il tris di ingegneri si mette all’opera sulla porta, il tris di operai si mette allo scavo del cunicolo. Alberto è veramente una ruspa umana e dopo un paio d’ore nelle quali vengono alla luce: una chiave da 22, un picozzino, un palo di 2 metri, cominciamo a intravedere dei fori neri, i sassi scendono verso il basso e l’aria comincia a circolare. Per un attimo penso di riuscire a far vedere a Mauri la “nostra” targa all’Ultima Spiaggia” , ma poi la stanchezza comincia a farsi sentire. Abbiamo liberato circa un metro verticale di cunicolo e si vede il nero sotto. Un altro turno di scavo e si passa. Franco e gli altri stanno terminando la posa della porta e noi tre ci incamminiamo per l’uscita.
Io voglio essere fuori abbastanza presto perché devo andare a vedere la mia nipotina nata Venerdì sera. Adesso sono anche nonno.

La porta e l'armatura
La porta e l’armatura

All’uscita troviamo Stefano Costalunga che ci aspetta con una bottiglia di prosecco. Allo stappo mezza bottiglia se ne va sulla dolina sotto forma di getto di schiuma. Ne resta appena sufficente per un brindisi. Comunque attendiamo l’arrivo degli altri speleologi e insieme ci facciamo una birra con bruschetta su da Carlo al Faedo. Maurizio è rimasto notevolmente colpito dall’opera di scavo e ci diamo appuntamento alla prossima uscita che sarà probabilmente la traversata geriatrica fino all’ingresso del Buso della Rana.
El pi vecio (adeso anca nono)
IKO

Grande serata ieri al Buso dea Vecia

Grande serata ieri alla Vecchia ovvero Buso dea Vecia, oppure Old Woman Cave o anche The Hole of the Old Woman.
Eravamo veramente in tanti ieri lunedi 07 Maggio alle 19.00 Dalla Nela a Monte di Malo.
Giovani e vecchi , anche i pi veci e anche il Maestro.
Tutti riuniti per la Vecia, la grotta che da qualche mese sta attirando i nostri pensieri.
Dopo la notizia di un pozzo di 50 metri eravamo tutti curiosi di vedere finalmente il Mostro, The River , The Posco-La River ( se effettivamente c’è).
E così suddivisi in più squadrette ci siamo addentrati. I primi con corde, trapani e placchette, i secondi attenti a vedere e dare man forte, i terzi a portare avanti il rilievo e i quarti a conoscere e imparare.
Il pozzone di circa 40 metri è impostato su diaclasi con bellissime erosioni ed è largo una ventina per 3 di larghezza. Poi un successivo pozzetto di 10 metri e un meandro stretto che porta su dei saltini e meandrino. Al di là si è vista una saletta, ma bisogna allargare prima. E poi chissà!
Il Pozzo di 40 metri è tutto cosparso di fossili, ricci marini e altre bestie dell’antichità e si sono visti anche denti di squalo cementati alla parete.
Tutti felici e contenti siamo usciti e gli ultimi alle 2 di mattina hanno visto la luna brillare in cielo e l’altimetro segnava 160 metri dal fondo raggiunto.
Hanno partecipato alla uscita: Sebastiano, Andrea, Pierga, Miguel, Massimo P., Massimo Z., Lillo, Ester, Matteo, Laura, Claudia, Sid e Michela del GGT.

Se son rose fioriranno!

foto 1 - la base del pozzo da 30m.
foto 2 - la partenza del nuovo pozzo da 40 metri circa. foto 3 - ultimo pozzetto sceso da circa 10 metri.
foto 4 - l'aria si infila in questo meandro. Chissaà!

ciao
matteo.