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ATTENZIONE PERICOLO AL BUSO DELLA RANA

Comunichiamo che a causa della rottura da parte di ignoti del cavo della ferrata al Laghetto di Caronte nel Buso della Rana il transito è sconsigliato ed in ogni caso agli speleologi che volessero entrare in grotta al momento si consiglia di organizzarsi in modo autonomo per l’attraversamento.

Coming Soon – SOPRATTUTTO SOTTO – RICERCA E STUDIO SUL FAEDO CASARON

A breve sarà disponibile il libro realizzato dal G.S.M. Gruppo Speleologi, sezione CAI Malo, sull’altopiano Faedo Casaron. Anche in questo ventunesimo secolo, segnato da un incessante progresso tecnologico, il mondo sotterraneo rimane una delle poche frontiere inesplorate del nostro pianeta. Un luogo nascosto, dove i satelliti non riescono a volgere il proprio sguardo. Per conoscerlo bisogna visitarlo, attraversare quei passaggi oscuri, risalire fiumi sotterranei, scendere nei pozzi, realizzare topografie e fotografare quel paesaggio nel buio. Un lavoro enorme che richiede decenni di dedizione, ma che affascina e travolge la mente di chi ha il coraggio di intraprenderlo.
Prefazione di Francesco Sauro, speleologo e geologo, tra i più importanti speleologi al mondo. Nel corso di quasi quaranta spedizioni in diversi continenti, ha esplorato e mappato oltre cento chilometri di nuove grotte. Membro dell’associazione La Venta e di Miles Beyond SRL.
Un lavoro a cura di M. Manea, M. Scapin e il G.S.M. Gruppo Speleologi, sezione CAI Malo, ma realizzato con il contributo di “molte, moltissime mani”:
• Ciesa Marta: dottoressa forestale
• Da Meda Maurizio: socio storico del GGGT
• Ferrarese Giovanni: delegato 6^ delegazione speleologica Veneto del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico
• Ferretto Michele: presidente di Biosphaera
• Gleria Enrico: professore di geografia economica e turistica, speleologo
• Giustiniano Lavinia: Istruttore Nazionale di Speleologia CAI
• Grendele Marco: dottore forestale
• Lanaro Federico: speleologo, socio fondatore GSM
• Latella Leonardo: ricercatore in biologia evoluzionistica
• Marchiorato Thomas: laureato in Scienze Naturali, collaboratore al museo del Priaboniano
• Mietto Paolo: studioso senior di Geoscienze nell’Università di Padova
• Rampazzo Michela: guida ambientale escursionistica, collaboratrice al museo del Priaboniano
• Tessaro Quirino: storico e ricercatore
• GGGT: Gruppo Grotte Trevisiol Vicenza
• Club Proteo Vicenza
• GGS: Gruppo Grotte Schio
• GGV: Gruppo Grotte Valdagno
Un lavoro durato quasi tre anni, rovistando negli archivi, intervistando vecchi speleologi e trascorrendo molti weekend sull’altopiano per ritrovare vecchie grotte: 178 in totale.

Sessanta persone hanno partecipato all’escursione “Sottosopra: alla scoperta dell’Altopiano del Faedo- Casaron e del suo mondo sotterraneo” – un vero successo!

“Vediamo ciò che conosciamo” (J.W. Goethe). Per scoprire il Faedo Casaron, è necessario comprendere l’altopiano formatosi più di 30 milioni di anni fa, caratterizzato da una conformazione carsica che ha dato vita a numerose cavità. In un’area di circa 15 chilometri quadrati e con uno spessore di 300-400 metri, sono presenti 180 cavità (quelle conosciute in centocinquanta anni di esplorazioni, principalmente concentrate negli anni ’70 e ’80). Tra le grotte più famose vi sono il Buso della Rana, il Buso della Pisatela e la Grotta della Poscola.

Data l’importanza di questo territorio in Veneto, il G.S.M. Gruppo Speleologi sez. CAI di Malo sta lavorando alla realizzazione di un libro che racconti sia il mondo sotterraneo, parte ipogea, che la superficie dell’altopiano.

L’escursione di ieri è stata un’anteprima di questi racconti, condotta in modo interattivo con persone interessate. Quasi sessanta partecipanti, dai 6 ai 71 anni, provenienti dall’Altovicentino, ma anche da altre province e regioni, hanno preso parte all’escursione.

La partenza è avvenuta alle ore 9.00 dalla chiesa di Faedo, preceduta da una introduzione su questo meraviglioso territorio. Abbiamo poi proseguito verso la dolina che ospita una galleria militare, la Grotta Pasqua e la Grotta Falsa Pasqua. Successivamente, dirigendoci verso il crocevia Xettele e passando accanto alla Grotta H7, abbiamo fatto una sosta sul Monte Ulba per una lezione di geologia del territorio. La tappa successiva è stata alla Grotta della Sorgente, una delle tante sorgenti dell’altopiano utilizzate per scopi domestici. Dopo aver raggiunto la Croce del Monte Soglio, il Prof. Quirino Tessaro ci ha raccontato la storia antica e recente di questo territorio.

Croce Monte Sojo

Successivamente, divisi in sottogruppi, siamo entrati nel Buco del Soglio, che si estende per circa quattrocento metri. Questa grotta carsica è stata anche utilizzata a fini militari durante la Prima Guerra Mondiale. Nel frattempo, il gruppo rimasto fuori dalla grotta ha assistito a una dimostrazione di progressione verticale in grotta, mostrando come gli speleologi entrano ed escono dalle grotte verticali.

Dopo il Buco del Soglio, ci siamo diretti nella parte settentrionale dell’altopiano, raggiungendo la Spurga delle Parpanoie, per conoscere la storia di questa grotta e discutere anche il problema dell’inquinamento delle grotte. Da lì, il ritorno è avvenuto attraverso gli affioramenti carsici vicino al baito Massignani, alla bocchetta Massignani, e ai faggi secolari lungo la dorsale che si affaccia sulla valle dell’Agno. Infine, l’ultima tappa è stata sul Monte Stommita, dove sono stati menzionati i lavori di scavo archeologico della Prof.ssa Migliavacca e la leggenda dello Stommita e dell’Omo de roccia. Siamo tornati alla chiesa di Faedo passando per il Roccolo Rossato e la località Balte. Non poteva mancare il ricco buffet finale: pane, soppressa e vino che ci ha tenuti a chiacchierare e raccontarci aneddoti e storie per un’altra oretta.

Sono intervenuti durante il percorso Marcello Manea su aspetti generali del territorio, acque ed inquinamento, il rilievo di una grotta; Simone Poletto su aspetti geologici del Faedo Casaron; Matteo Scapin sul catasto delle grotte, aspetti generali di speleologia, toponomastica, note storiche; Luca Dalle Tezze sulla progressione verticale in grotta e Quirino Tessaro per gli aspetti di storia locale.

Marcello Manea Matteo Scapin – G.S.M. sez. CAI MALO