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Di nuovo… al Buso della Rana

Non capita tutti i giorni di trovare un nuovo ramo in grotta, ma stavolta è successo.

Tutto inizia nel 2013, quando si va a visitare i rami vicino a Sala Grog (Ramo Nord) per provare

a disostruire un passaggio stretto che dopo una decina di metri chiude nel più stretto.

Tornando verso fuori si mette il naso di qua e di la e Sid e Paolo si infilano in  una strettoia che pare strano

nessuno abbia mai forzato.

Comoda, con un arrivo di acqua, concrezioni, manine e nessun bisogno di trapano e altro per proseguire.

Quando tornano fuori ci raccontano di aver percorso un meandro non troppo stretto , con acqua alla base

e dopo 40 metri si sono fermati davanti a delle concrezioni troppo belle per essere distrutte senza una foto.

E il ramo continua! Usciamo e ci proponiamo la prossima volta di tornare con macchina fotografica e una mazzetta.

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Passa il 2013 con le concrezioni ancora là e le foto da fare.

L’8 marzo torniamo al Ramo Nord con i ragazzi del Progetto di Speleologia Glaciale ( Margherita, Andrea e Paolo)

con l’idea di farci un giro turistico ma stranamente con la mazzetta nel sacco.

Quando arriviamo alle concrezioni restiamo incantati nel vederle, ma vedendo il nero oltre

non restiamo con le mani in tasca e tiriamo fuori la ….macchina fotografica.

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Potenza dei pixel e delle compatte riusciamo a infilarci di la e restiamo colpiti nelvedere come il ramo

si allarga e si innalza con un camino di 10 metri e sopra il nero che più nero non si può.

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Nella uscita successiva risaliamo il camino e arriviamo sotto un altro  spendido camino di 30 metri di altezza

con le pareti perfettamente levigate e alcuni punti interrogativi alla sommità.

Torniamo fuori e rileviamo e così dalla carta e dalla penna e dai potenti mezzi informatici nasce il Ramo PSG.

aggiunto ramo PSG

Attualmente lo sviluppo del Ramo PSG  è di 95 metri, ma la zona in cui si sviluppa caratterizzata da rami aerei

fa ben sperare.

Vediamo come andrà a finire alla prossima uscita se la vecchia ci lascia!

(Ehhhhh!???)

 

Da Campomulo al Sistema di Degobar passando per lo Yukon

E’ sabato 28 Dicembre 2013. Il tempo è stabile, nuvole poche, tempo discreto.
Si va.
Sono in quattro al parcheggio: Matteo, Franco, Stefano e Sid. Aspettano qualche minuto sparando le meglio puttanate che gli vengono fuori e poi salgono con destinazione il Sistema di Degobar.
Eh si! Proprio il Degobar. La grotta che ha coccolato, illuso, eccitato, insegnato, ma che poi tutto ad un tratto ha fatto vedere il lato buio dell’abisso con il salone che termina su una frana, le finestre che non portano a nulla, i giri e ri-giri per trovarsi sempre nello stesso posto. Mille elucubrazioni con la stessa risposta:”non può finire così!”
Ma oggi è la giornata giusta. Sono passati gli anni, quasi dieci dal disarmo e ci tornano con occhi più maturi (bah!), e con la voglia rinnovata di trovare quello che anni fa non sono riusciti a vedere.
Con l’Abisso del Corno.gli è andata bene, vuoi che al Degobar non sia la stessa cosa?
Fai passare qualche anno e vedrai che la grotta si è allargata! E allora passeranno!
Arrivano al parcheggio di Campomulo che è già mezzo pieno di sciatori. Tirano fuori i grossi zaini, i sacchi, il trapano, le ciaspe, le batterie e tutti guardano come fossero usciti fuori da Guerre Stellari.
Dalla macchina di Stefano esce poi fuori la perla, la ciliegina, ovvero la slitta per portare su il materiale. Opera di alta ingegneria del “Capo Franco” che lascia tutti esterefatti, anche gli sciatori della domenica (ma dai! cosa dici !).

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Domanda :“ Ma dove andate?”
Risposta : “ Nel Sistema di Degobar! Passando per lo Yukon!”.

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Già arrivare all’ingresso dell’Abisso è piacevole, ma poi dentro con gli amici di tante grotte è veramente un gusto la progressione.
Arrivare al bivacco Frigo è una fucilata, passare il meandro “ che lo sforzo sia con te” è obbligatorio, scendere il Cerro Blanco è un gusto, andare oltre è tornare dove si ha lasciato qualcosa.
Ma.!

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Bagnarsi è il destino e per oggi si scordano qualsiasi nuova scoperta.
Per oggi non si passa! Nessun nuovo vuoto. Nessun nuovo pianeta in questo Sistema.
E così amareggiati si convincono che sarà per la prossima volta!
E’ sempre la prossima volta. Sarà sempre la prossima volta. Un continuo pensare alla prossima volta , perché in qualsiasi grotta ti trovi non c’è mai una fine.
Escono che è già buio, ma non è freddo, non c’è quel gelo in cui la pelle si attacca agli attrezzi e si ha voglia di fuggire al caldo.
Con calma risistemano gli zaini sulla slitta e ripartono attraversando il loro Yukon.
Boschi innevati, sentieri e piste battute illuminati dalle luci, un altro viaggio nel viaggio tutto da gustare.
Arrivano al parcheggio che è completamente vuoto e riprendono la via del ritorno allontanandosi dal Sistema di Degobar.

Buon 2014
matteo

Prime notizie dal Cile

San Pedro (Chile) 06/12/2013   00.22

Ciao dopo i giorni dedicati al turismo in Perù, Lago Titicaca, Cuzco e Machiupicciu siamo arrivati in Cile .

Siamo a San Pedro de Atacama da due giorni e già ieri ci siamo dati da fare…dopo esserci ricongiunti con gli altri 5 componenti la spedizione arrivati da Trieste ,con anche un siciliano.

Dopo aver fatto migliaia di discorsi e congetture sul da farsi ieri finalmente siamo  partiti con l’intenzione di aprire la Cueva dell’aria trovata alcune spedizioni fa e mai aperta …un sifone appena aperto soffiante ma intransitabile se non dopo scavo…..ci abbiamo messo circa tre ore per poter passare dalle 13 alle 16 sotto un sole allucinante e solo con la freschezza dell’aria che usciva dal buco ma…..passati ci siamo inoltrati per almeno centocinquanta metri tra laminatoio e galleria transitabile con alcune concrezioni e ci siamo fermati a fronte di un camino valutato 15 metri anzi 14 e 29….Oggi i 5 forti sono riusciti a trovare l’ingresso alto riuscendo così  a discenderlo e a rilievo fatto abbiamo portato la Cueva dell’aria alla seconda profondità 140/150 metri con un notevole sviluppo a più tardi i dati……….

in mezzo i muloni triestini si sono sbevacciati alcuni litri di birra…….ora però non si trovano più le birre da litro……andremo a vino……

intanto hasta luego

Galliano e Adriana

peru cile peru cile