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Gruppo Speleologi Malo

Atacama 2010 – Chile

Quasi non so come cominciare ma … vi dico che siamo arrivati ieri ed oggi dopo aver deciso il programma abbiamo iniziato a cercare le grotte che pensavamo piu vicine e … dopo un paio di grottine … abbiamo trovato la Grotta dell´Arco della Paciencia inoltratoci per almeno 700 metri. Ci siamo fermati davanti ad una risalita di 4 metri e comunque prosegue.
Non vi dico l’emozione nel vedere concrezioni mai viste ed inoltrarmi in un percorso lastricato da un
pavimento di sale……………..bellissimo !!!

Vi scriveremo ancora presto sui nostri lavori. Domani abbiamo in cantiere il rilievo e la continuazione dell’esplorazione della grotta che ci fa pensare alla grotta piu importante della Cordillera de la Sal in Atacama: se cosi fosse potrebbe diventare, se non la prima, la seconda grotta al mondo nel sale.

Un saluto a tutti.
Galliano, Elio e Roberto

Grotta del Paranco

Le previsioni davano pioggia sicura ed abbondante; andare in montagna era impossibile e quindi bisognava trovare una grotta asciutta, non troppo lunga, bella e senza tanto avvicinamento. Via in Carso quindi! Era da tanto che volevo visitare la Grotta del Paranco; lunga solo 200m, ma ricchissima di concrezioni e cristallizzazioni. Volevo poi verificare la possibilità di organizzare una gita CAI per gli anni a venire; niente difficoltà insormontabili quindi.
Arrivati poco oltre Borgo Grotta Gigante, abbiamo lo straculo di poterci cambiare senza pioggia. Con il gps in mano e la stampa della cartina di Google Map ci avviciniamo all’ingresso e, mai successo!, lo troviamo immediatamente! A fianco si trova l’Abisso di Colle Pauliano (quasi un pozzo unico di -100m e niente di più); magari lo faremo la prossima volta.
L’ingresso è stato pesantemente scavato sul fianco sud di una dolina; superato uno stretto cunicolo (dove c’era un cancello), il primo tratto scende obliquo e scivoloso, con soffitto basso, fino alla prima sala dove abbiamo un assaggio dell’abbondanza di concrezionamento che troveremo in tutta la grotta.
Uno stretto passaggio tra le concrezioni immette in un saltino di 2m, fattibile in libera, cui segue uno scivolo su colata che conduce alla seconda sala. Questa è abbastanza spoglia, con il fondo a vaschette, ma con alcune splendide concrezioni nella parete di destra.
Ora ci attende una strettoia abbastanza selettiva in leggera discesa; Pier Giorgio, al primo tentativo, si incastra, ma poi, tra un porko ed un altro, riesce a passare.
Siamo su uno splendido balcone con laghetto che sovrasta l’enorme sala centrale. Lo spettacolo è unico! Ci perdiamo ad osservare attentemente tutti i particolari delle concrezioni; ce ne sono di ogni tipo e forma e, incredibile, sono tutte integre! Nessun segno di vandalismo; che grotta stupenda! Speriamo che resti così per sempre.

Sala centrale, il GSM PhotoTeam di oggi: San, Simo, Alberto R., Pier Giorgio

Fatte le foto di ambiente e qualche particolare, scendiamo nell’ultima parte della grotta. Esso è caratterizzato da uno scivolo obliquo di calcite, dal basso soffitto, che una volta doveva essere completamente allagato. Ne siamo certi perchè le concrezioni sono tutte ricoperte da cristalli di calcite; spettacoloooo!!

Dopo aver consumato il pulsante di scatto della macchina fotografica, torniamo nel salone a fare merenda e riprendere tutti i particolari delle concrezioni che più ci intrippano.
Nella strettoia Pier Giorgio ripassa al secondo tentativo e poi tutti fuori dove ci attende un bel diluvio.
San
Tutte le migliori foto fatte, le trovate cliccando qui.

Ultima uscita del corso

Con  l’uscita all’Abisso Est di sabato scorso si è praticamente concluso il 23° Corso di Introduzione alla Speleologia del GSM.
Ci siamo trovati alle 7 a Malo e dopo la sosta da Mariolo a Zugliano, abbiamo cominciato la salita dei tornanti verso Luisiana.

Piccolo contrattempo a Luisiana dove a causa della copertura dei cellulari  ancora scarsa abbiamo rischiato di perdere un corsista, ma  niente paura perchè la strada è obbligatoria  e lo stemma del gsm sulle macchine è inconfondibile.

 4 delle 5 donne del corso di quest’anno (su 9 allievi! oltre il 50%)

Arrivati a Camporossignolo un bel gelo ci ha accolto, ma è bastato un  brivido sulla pelle e di corsa ci siamo cambiati. Poi a carburare le bombole con il solito rito e il solito odore pungente che per alcuni sarà stata anche l’ultima volta visto il desiderio oramai irrefrenabile  di passare ai led.

Ma niente paura  anche questa volta le bombole sono state caricate e in fila indiana ci siamo addentrati nel bosco.

A due a due, allievo con il suo  istruttore, ci siamo calati nell viscere dell’Abisso Est e l’ombra del  tempo ci ha accolto.

Alla profondità di -200 circa ci siamo incontrati tutti, caffè caldo , the alla mela verde caldo, le risa, le gioie, le paure e i timori degli allievi erano ormai scomparse.

Si torna in su con un picoclo momento di panico per il rompersi di un pedale e si guarda la grotta con le sue finestre e la sua aria che sembra trattenerti dentro per condurti verso  nuove prosecuzioni. Ma questa volta dobbiamo fermarci, ogni cosa ha il suo tempo.
Usciamo che sono le 17.30 circa. Oramai è finita, le fatiche sono passate e anche i brividi di trovarsi a 40 metri da terra sono alle spalle e  gli allievi sembrano essere soddisfatti.
Che la  festa abbia inizio.
Sosta al Turcio per un brindisi di prosecco e poi alla Pineta di Cesuna a mangiare e divertirsi in compagnia, a parlare di nuove esplorazioni, a sparare cazzate.
A  qualche ora dopo la mezzanotte  si sono spente le luci in sala e tutto fu silenzio.
Anzi no,  rimaneva solo il dolce, caro, lieto beato suono dello speleologo  che russa.
Per quel che mi riguarda un grazie agli allievi e a tutti gli istruttori che si sono dedicati per la bella riuscita di questo corso.
Un ringraziamento particolare alle persone che hanno organizzato la festa di sabato e preparato la cena e colazione.
Speriamo di aver lasciato un ricordo positivo agli  allievi.

Matteo Scapin