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Corno e Goa

Sabato Giancarlo (del Trevisiol), Pierga, Matteo, Paolo, Sid, il mitico Beppe Nassi e io ci siamo trovati nel solito parcheggio di Caltrano per proseguire l’esplorazione del Corno. Colpa del freddo o più probabilmente della differenza di fuso orario tra il meridiano locale e quello di Cavazzale, il ritrovo avviene alle 8:15 circa e da lì, con i permessi in mano partiamo alla volta dell’altipiano.
La strada scorre sotto di noi, la mente corre, il desiderio pure. Piccola sosta per prendere i viveri e poi su e in men che non si dica siamo al bivacco “3 fontane”.
Beppe e Paolo non vengono in grotta ma ci accompagnano fino all’ingresso fornendo un prezioso aiuto come sherpa. Alle 11 ci caliamo nelle viscere della terra e circa 2 ore dopo siamo già giunti sopra “sala banana”. Lì Pierga e Gianki partono per disarmare la corda posta l’altra volta: attaccheremo il nuovo ramo partendo dalla via del fondo vecchio. Con l’occasione visito la sala trovata due uscite prima e l’annesso “ramo delle meraviglie”. Poi tutti assieme si parte alla volta del ramo nuovo.

Le meraviglie

Prima però rapido spuntino per Pierga e Gianki in “sala Brena”……indovinate il perchè di questo nome….ah ah ah che concerto!

Pozzo delle Brene

Pierga e Matteo fanno il rilievo, Gianki e Sid armano il famoso P25 e io? Niente! Controllo che tutto fili liscio!! Dopo momenti che parevano interminabili finalmente si arma il nuovo pozzo… impressionante, dopo le strettoie del meandro che vi si immette, questo spettacolo di pozzo lascia senza fiato. Mi godo un mondo a illuminarlo con i potenti mezzi del GSM…..
sceso il pozzo ci accorgiamo di essere di fronte a qualcosa di veramente nuovo, gallerie fossili interminabili (“ramo Tasmania”) larghe e altissime, diramazioni ovunque, pozzi stimati tra i 30 e 70 metri, centinaia di metri da rilevare, meravigliose concrezioni, ambienti a dir poco spettacolari, visioni fantasmagoriche, cose da altro mondo, siamo sulla strada giusta…..
una voce mi chiama da lontano… è Matteo:”… Enri, Enri… su dai… sveglia ti sei addormentato! Stavi sognando”? Purtroppo si, l’ambiente appena scoperto altro non era che uno di quelli che si attraversavano prendendo la strada del “fondo vecchio” raggiunto da un punto diverso. Forte è la delusione e il rammarico per aver “sprecato” un’uscita particolarmente asciutta (chi ha frequentato il Corno sa che di acqua se ne trova a josa) senza andare ad armare il “p100” sul fondo nuovo.

Finestra su Sala Corno Beach

Pazienza, disarmiamo tutto il lavoro fatto in giornata e verso le 18 partiamo per la risalita. Ritorniamo in superficie che non sono ancora le 23. Ci cambiamo e andiamo a rifocillarci in un locale ad Asiago: birra, panini preconfezionati e musica goa…..

That’s all for now……to be continued


Enri S.

Foto di gruppo

Mattina Rolling Stones – pomeriggio Deep Purple

Provo a scrivere due righe sulla giornata di sabato scorso.
Come da programma Laura mi passa a prendere e insieme andiamo prendere lo Zio a Thiene.
Destinazione Turcio ore 8.30.
Sarà il sonno oppure il CD dei Deep Purple, ma arriviamo al Turcio alle 8.45.
Ad attenderci ci sono Enri, Bonni, Beppe del GSM poi Maceria e Claudio del Trevisiol e Corrado del Gruppo Speleologico Settecomuni ( ci lascerà subito per impegni)
Breve colazione al volo e poi si parte con destinazione Rolling Stones in Concert volume 2.
Arrivati alla cava ( veramente notevole vedere da vicino queste cave di “marmo”) ci prepariamo e forse un po’ indeciso se preferire i Deep Purple ai Rolling Stones non seguo la divisione dei compiti e gli obiettivi da raggiungere.
Mi metto in coda e scendo seguito da Beppe, qualcosa faremo o vedremo .
Scendiamo e subito appare un abisso molto bello con dimensioni enormi che si divide in un pozzo da 60 e un pozzo da 90.
Ci buttiamo per la via del 90 che Maceria, Enri e Bonni più avanti stanno riarmando.
Verso le 12.30 la corda non basta e così viene armato il pozzo fin circa a metà.I bigoli con la luganega saranno scolati alle 13.00.
Piccolo scambio di pareri con Beppe e decidiamo di risalire e sederci a tavola e così anche Laura ,lo Zio e una volta finita la corda anche Bonni , Maceria e Enri.
Alle 13.00 siamo quasi tutti fuori, manca solo Maceria e Bonni che disarmano la corda del CNSAS .
Ci sediamo fuori dalla Stadio e con fame divoriamo i bigoli.
ECCEZIONALI.
Restiamo li fuori fin quasi alle 15.00, il Concert dei Rolling Stones è finito tra bis di bigoli e caffettino dopodichè partiamo e ci rechiamo agli Albi di Mandrielle per “l’armatura delle campate”.
Ci spariamo a manetta gli assoli di Blackmore e gli acuti di Ian Gillan e arrivati alla palestra troviamo Miguel, Alessio e Marcello già all’opera con gli amici di Valstagna.
Forse le luganeghe erano un po’ allucinogene ma dopo due ore non avevo ancora messo giù una campata e oramai al crepuscolo tiro su gli archetti e decido conclusa la giornata speleologica.
Intanto la sera scende e le ombre si distendono, la luna appare in alto tra le fronde e le note di Child in time si fanno strada tra gli alberi.
Lo Zio accenna una pogata sopra il baratro degli Albi, Enri lo segue con il basso e le cazzate escono in un assolo di chitarra.
Ritorniamo alle macchine che la luna già ci illumina e lasciamo che i pirati Bonni, Enri, Marcello, lo Zio e Miguel conquistino il centro di Asiago sventolando la bandiera di Aieie brazo.
Di quel che è successo poi …..

ciao

Matteo